Nei primi mesi del 2019 Anci Lazio è partner tecnico del Progetto “Prima il Lavoro” nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione Integrazione (FAMI).

Il Progetto Prima il Lavoro risponde alla necessità di migliorare l’efficacia dei processi di inclusione socio-economica, dei migranti. Attraverso il miglioramento dei percorsi di accesso al mercato del lavoro e di accesso ai servizi per il lavoro, proponendo innovazioni al sistema di validazione delle competenze formali e informali dei migranti, mettendo a punto e promuovendo l’adesione a strumenti innovativi di presa in carico integrata della persona migrante per sostenere l’autonomia del singolo.

Il progetto è caratterizzato da interventi di ricerca-azione per rilevare e trasferire sul territorio laziale le migliori e più innovative pratiche d’intervento. Attraverso le ricerca-azione sarà possibile sostenere le politiche di accesso al lavoro già in atto in Regione Lazio, verificando la fattibilità dell’utilizzo di strumenti quali il patto di servizio smart, la messa in trasparenza delle competenze, la profilazione, la presa in carico integrata, con valore universalistico, poiché si tratta di iniziative utili anche per la popolazione autoctona.

Purtroppo, l’emergenza Covid-19 ha messo in stand by molte delle iniziative di questo progetto fatto di incontri, laboratori e presenza costante per gli operatori e gli utenti finali; stand by non vuol dire però che il progetto si è fermato e infatti è stata concessa una proroga di un anno sulla scadenza naturale che ora è attestata al 31 dicembre del 2021.

Questa nuova spinta porta alla ricerca di una figura fondamentale per una iniziativa come questa, ovvero quella del Mediatore Culturale.

E’ attivo, nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito di Anci Lazio, l’avviso per la manifestazione di interesse a partecipare alla successiva procedura negoziata ex art. 1, comma 2, lett. b d.l. n. 76/2020 per l’affidamento del servizio di Mediazione Interculturale e Orientamento Professionale e Scouting.

E’ un momento storico difficile – commenta Piergianni Fiorletta, Delegato alle Politiche Immigrazione di Anci Lazio – è chiaro che progetti come questo ne risentano sia sul piano logistico e organizzativo sia sul piano generale. Dobbiamo però guardare al futuro con ottimismo, il prolungamento di un anno è segno dell’importanza che iniziative come questa ricoprono nell’economia europea e in quella del nostro Paese, la chiave per una maggiore consapevolezza e serenità culturale e sociale sta nell’integrazione e la vera integrazione si raggiunge solo se si forniscono gli strumenti perché questa venga attuata, il lavoro e la specializzazione sono parte cruciale di questi strumenti da cui non si può prescindere.

Sono convinto – conclude Fiorletta – che quest’anno vedrà la rinascita di un progetto in cui Anci Lazio crede fortemente”.