Italia smART Community, promosso da Pentapolis Onlus, ha ufficialmente avviato il suo percorso di Network nazionale. Si è concluso con successo il Summit svoltosi a Matera, presso la Cava del Sole, che ha così messo le basi alla “rete” composta da istituzioni, governo, imprese, enti di ricerca, università, società civile, media, start up su un obiettivo comune: la costruzione e promozione di una società digitale e sostenibile per una maggiore valorizzazione e migliore fruibilità dei beni culturali.
L’Italia ospita uno straordinario patrimonio artistico, architettonico, umanistico, scientifico, paesaggistico ed eno-gastronomico. Le città italiane, con le loro bellezze, difficoltà e contraddizioni devono e possono diventare i luoghi simbolo dell’intreccio virtuoso tra innovazione, beni culturali, turismo e resilienza che le rende così diverse e uniche al mondo.
E’ necessario e fondamentale che il protagonismo di ciascuno, le eccellenze e peculiarità territoriali siano messe a sistema per una rigenerazione urbana partecipata e condivisa.
L’iniziativa si è svolta all’interno del calendario di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e ha ospitato l’evento nazionale cultura del Festival Italiano dello Sviluppo Sostenibile, promosso da ASviS.
Sono stati tre giorni ricchi di convegni, iniziative speciali e attività di formazione dedicati all’incontro tra innovazione, patrimonio artistico e turismo che hanno permesso di creare una prima community di stakeholders per sviluppare progetti b2b, ma con forte interesse per il largo pubblico e con particolare attenzione ai Millennials.
“La nostra partecipazione a questa iniziativa – spiega Luisa Piacentini del Consiglio Direttivo di ANCI Lazio – serve a presentare con Di.Gi.Lab e Federculture, l’idea progettuale per l’utilizzazione delle nuove tecnologie per i beni culturali e per la gestione condivisa del patrimonio, una partecipazione che vuole testimoniare l’attenzione e la sensibilità che i Comuni del Lazio, di cui siamo l’organismo di rappresentanza, mettono nella cura e nella promozione dei beni culturali di loro competenza.
Nel Lazio, negli ultimi decenni, si sono sviluppate significative e preziose iniziative di aggregazione dei comuni per promuovere al meglio la gestione dei patrimoni culturali, siano essi di carattere bibliotecario o museale. Grazie anche al prezioso lavoro della Regione, abbiamo assistito alla nascita di numerosi sistemi locali, bibliotecari e museali, in grado di dare spessore alle iniziative dei singoli comuni e di conferire valore a realtà, anche marginali, che altrimenti non avrebbero la forza di sopravvivere.
L’iniziativa – conclude Piacentini – di un progetto che abbia come finalità lo sviluppo delle nuove tecnologie in ambito culturale e la gestione del basso dei patrimoni culturali rappresenta per noi un pilastro fondamentale di tutta la strategia che Anci Lazio ha messo in campo. Sperimentare per l’occasione la collaborazione con l’Università La Sapienza – Di.Gi.Lab – e con Federculture costituisce per noi un ampliamento delle opportunità per i nostri Comuni, per le loro istituzioni culturali e, soprattutto per i sistemi culturali della nostra Regione”.