Anci Lazio

Firmato il protocollo Più Salute e Sicurezza sul Lavoro

Si è svolto ieri, lunedì 29 aprile 2019 a Roma, presso la sede della Regione Lazio, in sala Tevere, l’incontro per la firma del Protocollo “Più Salute e Sicurezza sul Lavoro”.

L’intesa, volta a promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro, è stata firmata tra la Regione Lazio, l’Ispettorato Interregionale del Lavoro, ANCI Lazio, INAIL, INPS, Direzione Regionale VV.FF., l’Ufficio Scolastico Regionale, CRUL, CGIL Roma e Lazio, CISL Lazio, UIL Lazio, UGL Lazio, Unindustria, Federlazio, Lagacoop Lazio, Confcooperative Lazio, AGCI Lazio, Confcommercio Lazio, Confesercenti Lazio, CNA Lazio, Confartigianato Imprese Lazio, Casartigiani Lazio, Coldiretti, Confprofessionisti Lazio, Confetra Lazio, Federalberghi Lazio, CISAL Lazio, CDO Roma, ABI e CONFAPI Lazio.

Saranno stanziati circa 2 milioni di euro per la salute e sicurezza sul lavoro per il triennio 2019-2021 da investire in azioni che coinvolgono diverse attività economiche: agricoltura, edilizia, logistica, servizi, manifatturiero e lavoro digitale. Il senso del protocollo sottoscritto ieri mattina dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e 30 tra istituti, associazioni datoriali e sindacati si muove su diversi ambiti e prevede nuovi interventi e azioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro che vanno da una maggiore sensibilizzazione, educazione e cultura a corsi di formazione, passando per una semplificazione degli strumenti di valutazione del rischio e l’elaborazione di metodologie e strumenti per la prevenzione, l’analisi e la valutazione dei rischi specifici. 

Un accordo che ha visto protagonista anche ANCI Lazio che, nelle parole del Presidente, Nicola Marini, ha rimarcato la fondamentale importanza dei Comuni nell’ambito del mercato del lavoro e quindi nella sua sicurezza.

«I Comuni – spiega Nicola Marini – sono datori di lavoro per il proprio personale, appaltatori di opere pubbliche e infine di servizi in regime di esternalizzazione. L’impegno di Anci Lazio si potrà quindi indirizzare in ognuno dei tre aspetti. La propria partecipazione agli organismi previsti dal protocollo d’intesa sarà finalizzata conseguentemente a svolgere attività di formazione per Amministratori, Segretari comunali, Dirigenti e Funzionari dei Comuni in ordine agli adempimenti propri in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro di propria competenza e nell’ottica di un diffuso benessere lavorativo dei propri dipendenti; promuovere l’inserimento all’interno dei capitolati d’appalto e nei disciplinari di forniture e servizi di normative finalizzate al rispetto delle disposizioni di sicurezza e salute  e di tutti quegli accorgimenti che promuovano il benessere lavorativo; attivare nei singoli Comuni percorsi di informazione e di sensibilizzazione della collettività amministrata e di specifici settori di essa, mediante seminari informativi e, in accordo con le Organizzazioni sindacali e Datoriali e con le Organizzazioni di rappresentanza dell’artigianato e del commercio, anche specifiche giornate di approfondimento. Infine, i previsti stati generali della sicurezza di cui all’art. 2, lettera g), del protocollo, da tenersi su iniziativa regionale in coincidenza della settimana europea della sicurezza e la salute sul lavoro, potrebbero essere accompagnati da iniziative di sensibilizzazione territoriale di ogni Comune con la diffusione di materiale promozionale, di opuscoli illustrativi e di inserimenti nei siti internet delle amministrazioni e nelle loro pagine social».

Tra i punti fondamentali dell’accordo c’è, oltre l’attuazione di nuove e più estese iniziative di sensibilizzazione e diffusione della cultura e della pratica della salute e della sicurezza in ogni ambiente di lavoro, la promozione della sicurezza sul lavoro come etica di responsabilità sociale, con progetti specifici nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle Università. Così come il finanziamento, con avviso pubblico a partire da ottobre 2019, di corsi di formazione dedicati ai lavoratori, ai datori di lavoro delle PMI e ai piccoli imprenditori.  Importante è anche valorizzare delle figure degli RLS e RLST mediante azioni che consentano una migliore identificazione e qualificazione del ruolo svolto e della relativa funzione e l’elaborazione di strumenti standardizzati per la valutazione dei rischi per comparti lavorativi destinati alle micro e piccole imprese.  Altro punto dell’accordo è la realizzazione degli Stati Generali della Sicurezza che si dovrebbero tenere durante la settimana europea per la Sicurezza e la salute sul lavoro che si svolge nel mese di ottobre.

Ulteriore novità prevista dal protocollo è la condivisione delle informazioni per una definizione più tempestiva e efficace delle problematiche con l’istituzione, presso la Regione Lazio, di un gruppo di coordinamento composto dai rappresentanti dagli aderenti protocollo. Le caratteristiche più importanti di questo protocollo sono quelle di conseguire, innanzitutto, l’obiettivo della qualità del lavoro, attraverso una forte collaborazione tra tutti gli istituti e gli enti che intervengono su questo comparto. 

 “Gli indici economici– ha sottolineato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – continuano a essere non positivi, anche per questo ci siamo mossi: la sicurezza era un problema anche quando la crescita era alta, ora andiamo verso una fase storica in cui a bassa crescita può seguire un abbassamento della sicurezza e un aumento del lavoro nero”.

Quindi bisogna lottare – prosegue Zingaretti – e per questo nel Lazio abbiamo avviato una fase storica di legislazione nuova sul lavoro, abbiamo approvato la legge sui rider per tutelare i diritti del lavoro digitale, la legge sull’equo compenso affinché la Regione garantisca qualità e dignità del lavoro sulle proprie attività e oggi questo protocollo che noi finanziamo con 2 milioni, perché non ci si può accorgere dei drammi del lavoro solo quando la cronaca nera ci racconta qualche incidente. Nei primi due mesi del 2019 le denunce di infortunio nel Lazio sono state quasi 7.000, +1% rispetto allo scorso anno, e vanno tarate rispetto alla zona grigia che non intercetteremo mai. Sono contento che anche su questo stiamo dando una segnale forte, non solo quando c’è un problema ma per prevenirlo”, ha concluso il governatore della Regione”.

Con questo protocollo puntiamo molto sulla prevenzione, sul coinvolgimento anche delle scuole e delle università e puntando anche sui rappresentanti dei lavoratori della sicurezza. Non a caso, ogni anno faremo gli stati generali su salute e sicurezza, in occasione della settimana europea dedicata a questo tema. Quindi, si tratta di azioni che intendiamo poi conseguire per raggiungere un piano strategico su salute e sicurezza della Regione Lazio, capace di quantificare gli interventi e capace, soprattutto, come previsto dal protocollo, anche verificare i punti che sottoscriviamo“. Così ha detto durante la firma del protocollo l’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino.